Essentia Vitae ®

Complemento alimentare a base di estratti fluidi

Le proprietà degli estratti vegetali :

 

LA curcuma, è una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e dell'Indonesia. Contiene i seguenti principi attivi: sesquiterpeni, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene)  derivati ossigenati ( turmerone, ar-turmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani,   turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi (curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio (arabino-galattini, ukonani), vitamina C.

 

Il nome deriva da Sanscrito Kum-kuma, è l'ingrediente principale del curry indiano  e si usa anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio nei processi digestivi,  per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come  stimolante dell’appetito., la Curcumina ha attività antiflogistica nell’ artrite ed antinfiammatoria a bassa tossicità ( rispetto agli steroidi). E' essenzialmente impiegata come protettore del fegato.

 

La CURCUMINA è stata studiata anche per la sua azione   ANTIOSSIDANTE , ANTITUMORALE ed  ANTIVIRALE contro il virus Hiv: 1 - 2

Recenti studi di farmacologia sperimentale e clinica, confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente attribuita  all' induzione dell'apoptosi (o morte programmata delle cellule ), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante,   oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico.

Si è constatato che la la curcuma  inibisce la perossidazione  dei lipidi, potenziando le attività degli enzimi antiossidanti dell'organismo.

In particolare da uno uno studio si è  rilevato che   l'assunzione di Curcuma porta ad un incremento  della attività della Superossido dismutasi( SOD ), della Catalasi (CAT) e della Glutatione perossidasi (GSH PX) nel fegato, rispettivamente del 19%,19% ,20%. 3

 

La Notizia – da  http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4556,00.html

Curcuma: dalla cucina alla farmacia

Dr. FABIO FIRENZUOLI

Pres. Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti

Ospedale S. Giuseppe - Az. USL 11 - Empoli

 

La Curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta tropicale, originaria dell' India, appartiene alal famiglia delle Zinziberaceae, ed è apprezzata da secoli soprattutto in cucina come aromatizzante e digestivo, tra l'altro utilizzata per la preparazione del Curry.

E' chiamata anche lo Zafferano d'India.

Si tratta di una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto la stessa radice. I suoi costituenti tipici sono amidi e fibre, sostanze coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi), un olio essenziale ricco in derivati terpenici, e flavonoidi.

Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzino il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcumina, sono: -attività antinfiammatoria , -antiossidante, -immunostimolante

 

Importanti e degne di nota sono l’attività antiossidante e l'attività antiinfiammatoria della curcumina, per inibizione delle cicloossigenasi e delle lipossigenasi, dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e placebo.

 

Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente per l' induzione all'apoptosi (o morte programmata), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico.

E sono proprio queste le caratteristiche che rendono la pianta interessante anche dal punto di vista medicinale. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di Curcuma sono rappresentate dalla dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche.

Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi.

La preparazioni consigliata a scopo terapeutico è l' estratto secco ottenuto dal rizoma, abitualmente standardizzato in curcuminoidi. La Curcuma longa entra a far parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici.

Cautela tuttavia deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica e calcolosi della colecisti.

 

bibliografia:

 

1)De Clercq E. Rega Institute for Medical research, Katholieke Universieteit Leuven, Belgium

Current lead natural products for the chemiotherapy of human immunodeficiency virus (HIV) infection

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10934347

 

2) Inhibition of human immunodeficiency virus type-1 integrase by curcumin Mazumder A, Raghavan K,WeinteinJ, Kohn KW, Pommier Y. Laboratori of Molecular Pharmacology, National Cancer Institute Bethesda, MD 20892-4255, USA. Biochem Pharmacol 1995 Apr. 18; 49(8): 1165-70

 

3)Food Chem Toxicol. 1994 Mar;32(3):279-83

Effect of dietary turmeric (Curcuma longa) on iron-induced lipid peroxidation in the rat liver.

Reddy AC, Lokesh BR.

Department of Biochemistry and Nutrition, Central Food Technological Research Institute, Mysore, India.

 

ZENZERO

Lo Zenzero (Zingiber officinales Rosc) o Ginger  era conosciuto in China sin dal 400 a.C. I Greci e Romani credevano provenisse  dell' Arabia perchè fu inizialmente inviato dall'India attraverso il Mar Rosso. Veniva e viene usato ancora oggi come spezia.

Fu introdotto in Jamaica e nelle isole ad ovest dell'India dagli Spagnoli che lo esportarono in grandi quantità negli anni 1547 d.C.

Lo Zenzero è una erba perenne rizomatosa. Il  RIZOMA è AROMATICO, con gusto pungente di aroma di limone,  con spessi lobi color giallo chiaro, con forme differenti a seconda delle specie coltivate.

 

I principali elementi  attivi  contenuti  nel rizoma sono: Il Zingiberene (alfa e beta zingiberene) e Il Zingiberolo.

 

ll suo olio essenziale contiene ZINGIBERENE BISABOLENE METILEPTENONE CINEOLO GERANIOLO LINALOLO D BORNEOLO D CANFENE OLEORESINA GINGERINA PROTEASI [TIPO PAPAYA]

Lo zenzero è usato nella medicina  Ayurvedica come carminativo e stimolante del tratto gastro intestinale. E' impegato come rimedio casalingo per flatulenza e coliche. Si riporta che lo zenzero contenga anche un fattore antistaminico.

Da ultime ricerche si è scoperta la  valenza di antiossidante,  tanto da equipararlo come efficacia alla Vit. C (acido ascorbico).

 

Dai risultati di una ricerca si è rilevato che lo Zenzero ha la  proprietà di ridurre la perossidazione dei lipidi,  proteggendo l'attività degli enzimi antiossidanti  Superossido dismutase (SOD), Catalase (CAT) e Glutatione perossidasi (GSH Px), aumentando in modo significativo  i livelli di Glutatione nel sangue 4

 

4) Indian J Exp Biol. 2000 Jun; 38(6):604-6

Influence of dietary ginger (Zingiber officinales Rosc) on antioxidant defence system in rat: comparison with ascorbic acid

Ahmed RS, Seth V, Banerjee BD.

Department of Biochemstry, University College of Medical Sciences, Shahdara, Dehli 110095 India

 

MALLO DI NOCE

 Il noce comune (Juglans Regia) è apprezzato principalmente per il suo frutto (le noci).

In Occidente la noce intera con il Mallo è utilizzata   particolarmente quale ingrediente primario  nella preparazione del famoso liquore NOCINO.

CONTIENE TANNINI, OLIO ESSENZIALE JUGLONE, VITAMINA C , FLAVONOIDI.

Differenti gli usi nella medicina Ayurvedica:  ha nome Akschota (in sanscrito) è conosciuto come astringente ed antisettico e sono utilizzate anche altre parti dell'albero (foglie , corteccia, succo del frutto acerbo,- per gargarismi e cura del mal di gola). Il gheriglio di noce  in Himalaya viene utilizzato nelle coliche e dissenterie.

L'estratto di  Noce (Walnut) - (nome botanico della pianta Juglans Regia), in India  è largamente usato nella medicina tradizionale  per il trattamento di varie malattie.

E' descritto avere proprietà anticancro, toniche, purificatrici del sangue, ed agente detossificante.

A tale proposito e' stato condotto recentemente uno studio per verificare l'effetto modulatorio dell'estratto di mallo di noce sulla tossicità di alcuni farmaci chemioterapici  anticancro come la ciclofosfamide.5

Dai risultati di questo studio l'estratto di mallo di noce sembra incrementare i livelli di  Glutatione (GSH)  e  l'attività della Glutatione perossidasi (GSH PX) e della Catalasi (CAT).

 

5) Hum Exp Toxicol. 2003 Sep; 22(9): 473-80

Acqueous extract of walnut (Juglans regiaL.) protects mice against cyclophosphamide-induced biochemical toxicity.

Haque R, Bin-Hafeez B, Parvez S, Pandey S, Sayeed I, ali M, Raisuddin S.

Immunotoxicology Laboratory, Department of Medical Elementology and Toxicology, Hamgdard University, New Dehli 110062, India.

 

HENNE'

 

 La pianta di henna (lawsonia inermis forma alba) e’ costituita da foglie lunghe 2-4cm, glabre, a margine intero, leggermente raggrinzite, penninervie che essiccate vengono tritate finemente fino ad ottenere una polvere impalpabile di colore verde brillante e d’odore intenso. La polvere di henna in Europa e’ usata come tintura per capelli, grazie alla presenza di lawsone.

 

L'Hennè entra a far parte della medicina tradizionale, specie nei paesi di origine, come rimedio per una grande varietà di disturbi. Si utilizza l'estratto acquoso, di colore giallo, aranciato o bruno, come colluttorio per fare gargarismi e contro il mal di gola; poiché gli si attribuiscono proprietà astringenti e antimicotiche, viene anche utilizzato contro infiammazioni ed eruzioni della pelle, herpes, psoriasi, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, seborrea, per eczemi, scabbia, micosi, ed ulcerazioni, lozioni per capelli, per unghie e viso.
 

In India e nord Africa è utilizzata oltre che ad uso esterno anche  a scopo medicinale. Nella medicina orientale difatti viene impiegata come diuretica ed astringente,  per uso interno, nonostante il suo sapore molto amaro, e sotto forma di estratto per combattere l'emicrania, la calcolosi, l'ingrossamento della milza, per le malattie dell'apparato digerente,contro la  dissenteria.

Recenti ricerche hanno individuato nell'estratto di foglie di hennè effetti anticarcinogeni, chemiopreventivi, antiossidanti, (per incremento degli enzimi antiossidanti  Superossido dismutasi (SOD), Glutatione reduttasi (GR), e attività della Catalasi (CAT). 6

 

6)Mol Cell Biochem. 2003 Mar;245(1-2):11-22. Related Articles, Links
Modulatory effect of henna leaf (Lawsonia inermis) on drug metabolising phase I and phase II enzymes, antioxidant enzymes, lipid peroxidation and chemically induced skin and forestomach papillomagenesis in mice.
Dasgupta T, Rao AR, Yadava PK.
Cancer Biology and Applied Molecular Biology Laboratories, School of Life Sciences, Jawaharlal Nehru University, New Delhi, India.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12708740

 

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